Gli Spaghetti capuliato e muddica sono un primo piatto di una semplicità e di una bontà ineguagliabili. Ma la ricetta è di quelle che risolvono una cena con eleganza e in pochi minuti. Giusto il tempo di far bollire l’acqua e far cuocere gli spaghetti.
Ma due parole prima è giusto spenderle sulla vicenda della “muddica”, in italiano pan grattato. Nella cucina siciliana la muddica è “atturrata”, abbrustolita, cioè. E, usata sulla pasta, rappresenta un elemento distintivo che dà ai piatti una nota ed una consistenza particolare. Nella versione tradizionale, al pan grattato si aggiungono le acciughe sott’olio e un po’ di estratto di pomodoro ma anche uvetta e pinoli.
Questo magico miscuglio nacque, secondo la leggenda, dal bisogno della gente del popolo che, non potendosi permettere il formaggio grattugiato, lo sostituì con il pane raffermo ridotto in
briciole e abbrustolite in padella. La trovata ingegnosa ebbe un tale successo da divenire il completamento goloso di moltissimi piatti della tradizione culinaria siciliana. Oggi anche le cucine blasonate lo utilizzano in modi meno tradizionali ed originali.
Ma la presenza di piatti di pasta preparati con la mollica si registra anche in altri territori della penisola. Per esempio in Basilicata, sugli strascinati, pasta fatta a mano , si cosparge mollica di pane, aglio e olio. In Lucania, i “Fusill’ e i Ferriciell cu’ muddia”, i fusilli e i ferricelli con la mollica, sono un prodotto agroalimentare tradizionale.
Altro ingrediente fondamentale per gli spaghetti capuliato e muddica è, ovviamente il capuliato. Si tratta di una preparazione di origini antichissime che serve a rendere questo ortaggio sempre disponibile per qualsiasi piatto. L’ hanno inventato i nostri nonni che avevano bisogno di conservare i pomodori. Così, dopo averli fatti seccare al sole e cosparsi di sale, li trituravano (Il nome “capuliatu” in siciliano significa tritato) e li mettevano sotto sale o in vasetti ricoperti di olio con l’aggiunta di basilico e aglio.
capuliato di pomodoro, pomodoro secco e pomodori freschi.
Un tempo non c’era casa siciliana dove non si preparasse il capuliato. Sulle terrazze era tutta una distesa di rossi pomodori “stesi” su tavole ad essiccare al sole di luglio ed agosto. Mani di nonne si affannavano attorno alle tavole fiammeggianti mentre i bambini giocavano intorno. L’estate profumava di pomodoro e basilico. In inverno bastava aprire una conserva per scaldarsi il cuore. Il capuliato di pomodoro lega i ricordi di tutti quelli che sono nati in Sicilia ad un filo tenace, fatto di pomeriggi passati a giocare su terrazze colorate di rosso e di nonne amorevoli.
Con il capuliato di pomodoro si possono preparare un’infinità di piatti con cui rendere stuzzicante una cena veloce o un convito elegante. Può diventare un antipasto su un crostone di pane, un condimento per la pasta, un ingrediente per esaltare una ricetta abbastanza noiosa. Insomma, non c’è limite alla fantasia quando parliamo di questo meraviglioso dono della terra e dell’ingegno degli antichi.
Ingredienti per 2 persone:
Spaghetti di Tre Sicilie: 200 gr.
Olio extra vergine d’oliva di Tre Sicilie: q.b.
Capuliato di Tre Sicilie: 5 cucchiai
Patè di peperoncino di Tre Sicilie: q.b.
Pan grattato: q.b.
Aglio: 1 spicchio.
Sale. pepe, prezzemolo: q.b.
L’esecuzione della ricetta nel video:
Fonti:
Muddica atturrata: storia del “formaggio dei poveri” nato da una leggenda – Siciliafan
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