
La colomba pasquale tra storia e leggenda
Vi siete mai chiesti perché la colomba pasquale sia il dolce per eccellenza della Pasqua? Da quale leggenda nasca questa tradizione? Quale sia la vera storia ? Chi abbia inventato la ricetta?
La colomba pasquale, il dolce per eccellenza della Pasqua cristiana, ha un’origine che si posiziona tra storia e leggenda. Negli anni ’30 a Milano, Dino Villani, pubblicitario della Motta, suggerì di utilizzare i macchinari usati per il famoso panettone per produrre, con la stessa ricetta leggermente variata, un dolce che potesse essere consumato durante la Pasqua. Fu un’intuizione geniale che di fatto fece lievitare enormemente le vendite dell’azienda, dando vita ad una tradizione che dura ancora. La colomba pasquale, quindi, è un dolce semplicissimo ricavato dalla ricetta del panettone. A differenza di questo, però, la colomba viene ricoperta di glassa e mandorle. Fin qui la Storia il resto è leggenda. Da dove derivi, invece, la forma della colomba di Pasqua e la tradizione di consumare questo dolce durante la Pasqua, sono fatti che rimangono avvolti tra le nebbie di diverse leggende.
Affascinanti leggende
La più nota leggenda legata alla tradizione della colomba pasquale, affonda le radici nella storia lontanissima. fa derivare questo dolce addirittura dalle tavole dei Longobardi, che usavano come dessert, alla fine dei banchetti regali, un pane bianco a cui veniva aggiunto dello zucchero e della frutta. La forma di colomba viene invece spiegata da un’altra suggestiva leggenda. I protagonisti sono: Teodolinda regina dei longobardi e Santo Colombano, che si trovava presso la corte in missione diplomatica. Questi, essendo considerato ospite di grande riguardo, era stato invitato a pranzo. La regina, per onorare degnamente una così grande personalità, fece preparare molta cacciagione e carne di ogni tipo. Colombano, però, dovette declinare l’invito, poiché si era in tempo di Quaresima. Il rifiuto offese moltissimo la regina, così Colombano, da saggio diplomatico, annunciò che avrebbe mangiato ma solo dopo aver benedetto quanto imbandito. Fu allora che accadde un miracolo. Infatti, dopo la benedizione, il pane sulla tavola assunse la forma di colomba bianca. La regina rimase talmente impressionata che donò a Colombano la terra sulla quale, in seguito, egli avrebbe fondato il famoso monastero di Bobbio. E da quel momento, nelle varie raffigurazioni, il Santo ebbe nelle una colomba accanto.
Esiste un’ulteriore versione che spiega la forma particolare del nostro dolce. Anche qui il protagonista è un re longobardo: Alboino. Si narra che egli avesse conquistato la città di Parma dopo un assedio durato diversi anni. Quando i soldati espugnarono la citta, gli abitanti, temendo che questi potessero abbandonarsi al saccheggio, donarono al re ed alle truppe dei pani bianchi a forma di colomba come segno di pace.
Un Disciplinare ad hoc
E così di secolo in secolo o di anno in anno a seconda che si voglia dar credito più alla leggenda o alla Storia, la colomba Pasquale è arrivata fino a noi, divenendo talmente famosa da essere inserita in un Disciplinare ministeriale. Qui sono elencati minuziosamente ingredienti, dosi e tempi di preparazione. Solo le pasticcerie che aderiscono a tale Disciplinare possono dire di produrre la vera colomba pasquale.

La colomba pasquale oggi
Una colomba pasquale fatta a regola d’arte è in realtà un dolce semplicissimo fatto piano, piano, senza fretta con pochi ingredienti base. Oggi le pasticcerie artigianali sfornano numerose versioni di questo famoso dolce.
La colomba pasquale di Tre Sicilie
Tre Sicilie ha attentamente selezionato gli artigiani del settore, scegliendo colombe pasquali fatte con prodotti freschissimi del territorio. Colombe tradizionali o impreziosite da variazioni gustose e originali che, pur preservando la ricetta originale, la arricchiscono, per esempio, con l’aggiunta della famosa crema di pistacchio o di frutta, mandorle, nocciole, pistacchio. Tutto il buono che la Sicilia può dare, da Tre Sicilie per tutti voi, sempre freschissime perché sfornate settimanalmente, buone, fragranti e profumatissime.

Fonti:
Dino Villani, il maestro della pubblicità italiana (enricaferrero.it)
Motta Milano: la Tradizione Dolciaria – Motta Milano
Teodolinda regina dei Longobardi nell’Enciclopedia Treccani
San Colombano (santiebeati.it)
ALBOINO in “Enciclopedia Italiana” (treccani.it)
Microsoft Word – 2005_7_22.doc (tuttocamere.it)
Tre Sicilie | Vendita Online Prodotti Tipici Siciliani